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Ospitato dall'Aero Club "Federico Citi" di Pisa, si è svolto lo scorso 5 Aprile 2025 un gemellaggio tra i soci della sezione toscana del C.A.P. (Club Aviazione Popolare), associazione che riunisce i costruttori amatoriali italiani, e quelli della sezione italiana dello H.A.G. (Historical Aircraft Group), che riunisce i proprietari e restauratori di velivoli storici.

L'occasione ha permesso il raduno sull'ampio sedime dell'Aviosuperficie Valdera, sede dell'Aero Club pisano, di un gran numero di velivoli storici e/o autocostruiti provenienti da numerosi parti d'Italia che si sono aggiunti a quelli normalmenti basati e appartenenti al sodalizio locale.

La splendida giornata di primavera ha fatto da cornice a questa occasione di incontro con coloro che, con passione e sacrifico, mantengono in vita (o meglio, in volo) buona parte del nostro patrimonio storico aeronautico e ha permesso ai numerosi visitatori di avvicinarsi e toccare con mano alcuni frammenti di storia aeronautica del nostro Paese e parlare con i loro proprietari e piloti.

La giornata aviatoria è iniziata dalla prima mattina, con l'arrivo dei primi ospiti, e si è conclusa nel tardo pomeriggio, con il rientro sulle proprie basi degli ultimi velivoli ma nel corso della giornata è stato incessante il via vai di atterraggi e decolli dalla pista in erba, brevemente rallentati solo dal conviviale pranzo che si è tenuto insieme agli ospiti negli spazi ricreativi all'aperto del Club.

Ad alcuni velivoli di importanza storica appartenenti ai soci del Club toscano e facenti parte dell'HAG, come il raro AVIA (acronimo di Azionaria Vercellese Industrie Aeronautiche) FL.3 immatricolato I-AGFT, costruito nel 1941 e rientrato in Italia nel 2008 dall'Inghilterra, oppure come il Piper L-4 immatricolato I-SARI, classe 1944, veterano della Seconda Guerra Mondiale, dove operava con le forze armate stutunitensi e il serial militare 44-80316, si sono aggiunti altri rari esemplari, come il North American T-6G "Texan" I-SSEP, anch'esso classe 1944, giunto con a bordo l'ex Capo di Stato Maggiore ora in pensione Gen. di S.A. Alberto Rosso e che se non altro per la sua mole e per il suono del suo potente motore stellare ha attirato l'attenzione di tutti i presenti, o come il Cessna O-1E "Bird Dog" appropriatamente immatricolato I-BDOG, veterano della nostra Aviazione Leggera dell'Esercito, con cui ha militato dal 1963 al 1989.

Ai molti velivoli di origine militare e conosciuti dalla maggior parte degli appassionati si sono aggiunti numerosi esemplari civili sperimentali o decisamente meno conosciuti, come lo splendido monomotore bideriva da turismo Ercoupe 415D immatricolato I-ERPG, classe 1946, modello costruito dalla americana ERCO a partire dal 1937.

Moltissimi i velivoli autocostruiti e rientranti nella categoria degli ultraleggeri motorizzati (riconoscibili anche per un diverso sistema di immatricolazione, per i quali alla lettera I che identifica il nostro Paese segue un codice di numeri o lettere e numeri, anzichè sole lettere) e tra i quali ci piace ricordare la presenza di due biplani Wolf W-11 "Boredom Fighter", colorati come velivoli appartenenti al Royal Flying Corps inglese durante il primo conflitto mondiale e dotati di impianto fumogeno che si sono esibiti in una presentazione acrobatica insieme al Cessna O-1E I-BDOG che ha divertito tutti i presenti.

Da segnalare tra i tanti velivoli partecipanti al gemellaggio (se ne sono arrivati a contare una cinquantina contemporaneamente) anche la presenza di due veterani di produzione sovietica, un argenteo Yak-50 immatricolato LY-JJK, modello costruito a partire dagli anni sessanta come monomotore acrobatico ed un più recente Yak-52 immatricolato LY-HLZ, sviluppato a fine anni settanta come velivolo da addestramento basico con carrello triciclo ed utilizzato da alcune aviazioni della "Cortina di Ferro" e del quale alcuni esemplari sono assidui frequentatori del circuito delle manifestazioni aeree europee.

Agli arrivi e alle ripartenze dei vari ospiti si sono aggiunte brevi esibizioni in volo di alcuni partecipanti e i normali voli di addestramento della locale scuola di volo, rendendo praticamente continuo nel corso della giornata il movimento dei velivoli con grandissimo impegno dei controllori di torre impegnati a garantire la sicurezza di tutti i velivoli impegnati.

Particolarmente azzeccata è stata la decisione di utilizzare degli altoparlanti esterni per poter fare ascoltare a tutti i presenti le comunicazioni tra la torre di controllo ed i piloti in volo, cosa che ha fatto immergere ancora di più i presenti nelle attività della giornata.

L'Aero Club di Pisa organizza corsi che permettono il conseguimento dell'attestato di Volo da Diporto e Sportivo sia per velivoli a tre assi, utilizzando velivoli Tecnam P92, che per i motoalianti, utilizzando i Pipistrel Sinus, che per i deltaplani, gli autogiro ed il volo libero con uno staff di istruttori che vanta una lunga esperienza anche nell'aviazione commerciale.

Sull'aviosuperficie si allenano anche i paracadutisti del Centro Sportivo dell'Esercito e del Centro Sportivo Carabinieri, rendendo l'attività sul campo piuttosto intensa per sei giorni su sette.

Potete trovare ulteriori informazioni sull'Aero Club di Pisa visitando il loro sito istituzionale, mentre vi rimandiamo a quello dello Historical Aircraft Group Italia e a quello del Club Aviazione Popolare per approfondire la conoscenza di queste splendide realtà aeronautiche nazionali.

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